Poco tempo fa, il 12 novembre scorso, ho partecipato ad un cooking show da Byra a Busto Arsizio in provincia di Varese con lo chef Stefano De Grandis.
Appena varcata la soglia di Byria, che ha aperto da poco, si capisce subito che non si è in un pub o birreria qualsiasi, ma in un luogo di cultura birraria. L’ambiente curato ed accogliente ci invoglia immediatamente ad iniziare un percorso tra gusti e sapori. Birre chiare, scure, ambrate, belghe, tedesche, olandesi, ma anche italiane sono in lista. Non una mera lista, ma etichette che ci invitano a conoscere le mille particolarità, storie e ricchezze che la birra nasconde. Ad esempio la birra utilizzata per la preparazione e in accompagnamento al dessert. Un birra rossa, La Felina, dal colore brillante prodotta dal Birrificio Menaresta. In bocca un piacevole equilibrio tra il dolce e l’amaro con un’ ultima nota di cannella. Il suo gusto è persistente e si beve molto volentieri nonostante la sua alcolicità 7,5% Vol. Alc.
La particolarità del Byra è che le birre vengono servite in piccoli bicchieri da degustazione, infatti qui dimenticatevi le pinte! Guidati dai barman, in primis appassionati e poi professionisti, ogni assaggio è un piccolo corso di degustazione per cultori ma anche per chi non si è ancora avvicinato alla cultura birraria.
Quella sera, lo chef ci ha illustrato come preparare una zuppa d’orzo fermentato con pesci affumicati dei mari del Nord cucinata e accompagnata da una birra tedesca Scheinder Weisse Original. Guancia di maiale iberico de Bellota (patanegra), questo piatto è stato anch’esso preparato e degustato con una birra d’abbazia olandese La Trappe Dubbel. Infine un dessert sorprendente, un crème caramel alla birra, un’italiana “Felina” con modalità di produzione come una Belgian Strong Ale ad alta fermentazione. Visto le mie origine (belghe), a volte sono un po’ talebana nella scelta delle birre da degustare, ma è stata un’ incredibile e piacevole sorpresa scoprire quanti aromi e piacevolezza in bocca ci fossero in questa birra ad alta fermentazione né filtrata né pastorizzata.
Sono stati momenti caratterizzati da un crescendo di sapori dove la birra non era più solo in accompagnamento a pietanze, ma un ingrediente di cucina presente e sorprendente, e la serata né è stata la prova.
Visto il clima conviviale, la qualità del cibo ineccepibile, gli abbinamenti con le birre servite degni di nota, non mancherò il prossimo incontro giovedì 10 dicembre alle ore 20, incontro dedicato alla cucina del territorio. Il menu della serata prevede:
- Risotto con la luganiga e la birra
- Brasato di bue grasso con Stout
- Panettone alla birra con zabaione alla birra.
Ulteriore nota positiva è il fatto che le ricette proposte sono anche facili da rifare a casa, tant’è che se avrete la bontà di seguirmi anche nei prossimi giorni , scoprirete i passaggi e la preparazione della zuppa d’orzo. Stay Tuned !